Page 31 - Flip giardini
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Tale atteggiamento della mente risulta essere da sempre uno dei più raffinati “strumenti” per lo sviluppo delle
             intelligenze e delle identità dei bambini.
                I materiali naturali e di recupero che si trovano in giardino possono essere continuamente modificati rein-
             ventandone la funzione: operazioni nelle quali entrano in gioco tutti i sensi. Quante forme diverse può assumere
             una sassaia? Cosa possono diventare i bastoni o le pigne grazie al sostegno del pensiero divergente in un gioco
             simbolico?
                I bambini tendono a trasformare continuamente gli spazi che vivono e gli oggetti che hanno a loro disposi-
             zione: misurano, valutano, raccolgono, accumulano, spostano. Sono operazioni ingegnose che danno origine a
             giochi di varia natura e contenuti personali di alto valore scientifico e culturale. Così, un mucchio di foglie può
             trasformarsi in un rifugio sicuro per gli uccellini o in un soffice letto per le bambole. In altri giochi costruttivi gli
             elementi naturali divengono occasioni per avvicinarsi alla struttura della poetica, tanto alla matematica.
                Dalle  mani  dei  bambini  nascono  connessioni  inusuali,  paesaggi  inconsueti  come  astronavi  veloci  capaci  di
             viaggiare nel presente e nel futuro. È loro abitudine creare vere e proprie collezioni, da modificare o incrementa-
             re: per questo occorre prevedere uno spazio dove la raccolta possa diventare esposizione, vero e proprio museo
             della natura. Sono, altresì, auspicabili anche zone dedicate alla manipolazione della terra o alle “cucine di fango”
             già presenti in molti servizi. I bambini scoprono osservando, facendo ipotesi, formulando nuove teorie, si con-
             frontano per rimodularne altre, accogliendo il punto di vista dell’altro e modificando con flessibilità il proprio.



















                             Per  favorire  il  giardino  della  conoscenza  e  della  trasformazione:  Zona  scavo  con  terra  manipolabile.  Area
                             protetta dove accendere un piccolo fuoco. Tavoli, cesti e contenitori per l’osservazione e la raccolta dei materiali.
                             Tronchi e arbusti con bacche e fiori. Aiuole biodiversità. Sassi e presa per l’acqua. Piani di legno, stoviglie reali,
                             altri utensili per attività simboliche e di trasformazioni. Zone per le collezioni, la misurazione e la ricerca



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