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IL GIARDINO DELLE PAROLE
Quando i bambini s’immergono nella natura, molti degli stimoli percettivi che si offrono loro generano nuovi
pensieri, dialoghi e parole. La loro sensibilità al mondo linguistico appare fin da piccolissimi e i bambini trova-
no anche nell’ambiente naturale uno dei nutrimenti più potenti nell’ambito della costruzione del loro mondo. In
questa delicata e complessa esperienza quotidiana, il bambino non è mai solo, ma diventa protagonista di una
relazione aperta ai compagni e agli adulti. Sono genitori con cui condividere le proprie scoperte ed educatori
colti, capaci di stimolare i bambini nella produzione linguistica, nell’osservazione dei particolari e nello sviluppo di
pensieri complessi.
La natura si offre come un luogo privilegiato non solo per l’apprendimento immediato di conoscenze speci-
fiche, relative alla botanica o alla zoologia, ma primariamente si eleva a contesto di sviluppo di una «testa ben
fatta». Una capacità di analisi e ragionamento ben diversa da quella di una «testa ben piena» che procede a par-
cellizzare il sapere, perdendo di vista i valori fondanti della presenza dell’umanità sulla terra.
Ci sono molti percorsi progettuali e attività che si sviluppano nei giardini scolastici, nell’ambito del sostegno
alla costruzione del mondo, attraverso il dominio delle parole e alla capacità di sostare nel dubbio filosofico, po-
nendosi continue domande e cercando diverse soluzioni. Le parole sono davvero un gioco raffinato e quotidiano.
Le si raccolgono, ad esempio, in un «pentolone delle parole». Si tratta di termini nuovi e maggiormente adeguati
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