Page 44 - Flip giardini
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otipo, nascono idee, pensieri colti e raffinati per costruire un profondo sen-
             so estetico ed esaltare la dimensione della bellezza. La ricerca può avvenire
             autonomamente e in una dimensione di libertà di scelta, ma può svilupparsi
             proficuamente con il supporto di un adulto competente, che media gli scatti
             dell’esperienza, li ricompone come cornici, li riempie di didascalie originali.

                Un  educatore  che  svolge  attività  secondo  modalità  che  consentano  di
             «storicizzare e culturalizzare» l’uso dei materiali, collegandoli ad altri settori o
             campi d’esperienza, come indicato da Francesco De Bartolomeis nel suo per-
             corso di ricerca decennale condotto a Modena e ampliato da Luisa Gibellini.

                La conoscenza e l’uso di tecniche per la pittura o la scultura, la pratica
             del disegno dal vero o l’uso ingegnoso di vari materiali informali, il frottage,
             il collage, l’unione di pittura e scultura, le macchie e le colature, le astra-
             zioni geometrica che possono essere esercitate nel giardino in modo più
             ampio e libero. I bambini imparano naturalmente a ragionare sui rapporti
             fra le figure e lo sfondo, valutare la profondità, la grandezza, la distanza
             nel paesaggio, individuando i rapporti fra gli alberi, le case, le persone, gli
             animali e aggiungendo variabili fantastiche e storie personali.

                All’aperto si vivono momenti di riflessione estetica e si entra facilmente
             nel mondo delle arti, della poesia e della bellezza. Il bambino fa ricerca, af-
             frontando molti dei problemi propri dell’artista, mostra piacere e interesse
             nel conoscere le loro storie, s’indentifica e si pone domande profonde e ne-
             cessarie allo sviluppo della propria identità.

                “Come si diventa artista? Hanno chiesto i bambini a Mimmo Paladino
             in un’intervista immaginaria. Avevi dei fratelli artisti? E come si fa a fare
             una scultura come le tue?”. Un progetto di “arte e rappresentazione” che ha
             coinvolto tutte le scuole dell’infanzia.

                L’analisi o la narrazione del percorso creativo di alcuni artisti, possono
             favorire infiniti nuovi sviluppi personali. Come già indicava John Dewey,
             l’arte affonda le sue radici estetiche nelle esperienze di tipo sensoriale, ma
             in una visione di sviluppo di nuove conoscenze culturali e simboliche, nella
             produzione codici espressivi personali.

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