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I GIARDINI DEI BAMBINI






             Linee guida: i motivi della scelta

                La maggior parte delle scuole dell’infanzia e dei nidi del Comune di Modena è stata costruita negli anni 60’, at-
             traverso un importante intervento progettuale sulla città, che prevedeva l’apertura di nuovi servizi sociali ed edu-
             cativi, in tutti i quartieri e territori comunali. Parallelamente si declinarono nuovi riferimenti nella cura e nell’edu-
             cazione dei bambini, si sostenne la formazione professionale di educatori, insegnanti e collaboratori. Si rafforzò
             la partecipazione sociale, favorendo costruttive modalità di relazione fra le famiglie e la comunità. Sin dall’inizio,
             tutti i servizi 0-6 erano dotati di un ampio giardino e l’educazione all’aperto faceva parte di una riflessione pe-
             dagogica che nel tempo si consolidò, sviluppando ulteriori percorsi di sperimentazioni e ricerca, fino a giungere
             ad oggi.

                Attraverso il continuo scambio di punti di vista fra il personale, i pedagogisti, i genitori, i tecnici, gli amministra-
             tori locali e la costante collaborazione di ricerca con docenti universitari e formatori di varie discipline, anche non
             strettamente pedagogiche, si è sviluppata una progettualità coerente con i valori dell’educare anche in natura.
             Valori e obiettivi propri dell’Outdoor Education; diversamente da un passato, dove l’ambiente esterno e lo spazio
             all’aperto erano vissuti come luoghi del disimpegno, da vivere come ricreazione, per alcune ore della giornata e
             in precise condizioni atmosferiche.
                Per lungo tempo “la sezione” è rimasta il luogo di apprendimento privilegiato, nonostante fossero ben note le te-
             orie che ponevano la “Natura” al centro di un equilibrato sviluppo evolutivo del bambino. I contributi di Jean Jacques
             Rousseau, Johann Heinrich Pestalozzi, John Dewey, Ovide Decroly, accanto a quelli illuminanti di Maria Montessori,
             solo per citare i maggiori riferimenti storici, rappresentano per chi educa fonti di ricerca e sperimentazione.
                Le “Linee guida”, e alcune delle schede tecniche per giochi e arredi autoprodotti e la loro manutenzione, che
             qui presentiamo, nascono dal desiderio di sviluppare ulteriormente il progetto di Outdoor Education del Comu-
             ne di Modena. Un percorso attivato negli ultimi quindici anni formativi. Ne citiamo alcuni fra i molti: l’Università
             di Bologna - Scienza della Qualità della Vita, per una continua formazione del personale; l’Università di Verona
             per una ricerca triennale sull’Educazione Ecologica; il Servizio Veterinario dell’Ausl di Modena per le esperienze
             innovative di Pet Education; il Centro Alpino Italiano per i suoi diversi interventi nei giardini; i Settori dei Servizi
             Educativi, Sport, Ambiente e Lavori Pubblici che hanno collaborato attivamente, con i loro tecnici specializzati, in
             ambiti sia formativi e di specifica progettualità dei servizi.

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