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Pannelli di esperienze vissute, inerenti gli spazi della sezione: rendono visibili i processi di apprendi-
mento dei bambini in un particolare spazio della scuola e in determinati momenti del percorso proget-
tuale dell’anno.
Potrebbero essere esperienze già accennate nella
traccia e approfondite in uno specifico pannello,
per meglio trasmettere i gesti, le parole dei bam-
bini, i rilanci e lo sguardo indagatore e di supporto
degli adulti.
Possono, altresì, narrare eventi di partecipazione
e/o di quotidianità dei bambini o qualunque mo-
mento che il personale scolastico ritenga di voler
comunicare all’esterno.
Questi tipi di pannelli si caratterizzano per le fo-
tografie di momenti significativi, che descrivono
il percorso, aggiunge per alcune brevi didascalie,
per le parole dei bambini, le citazioni pedagogiche
e non solo (nello spazio della costruttività o ate-
lier grafico, ad esempio, si potrebbe riprendere una
frase dell’artista e pedagogista Bruno Munari).
Esempio di pannello che descrive l’esperienza
manipolativa con la creta
Il linguaggio grafico è un fondamentale strumento per
manifestare, con segni che rimangono visibili nel tempo, la
propria presenza, consentendo di comunicare con gli altri.
E’ un mezzo per rappresentare la percezione di sé, del mondo e
la rielaborazione che si fa di esso...
Con il disegno si elabora, si rivive, si ragiona, si pensa, si comunica, si La grafica è un linguaggio visivo che rende tangibile il
inventano storie e si costruiscono mondi. Cioè si fanno tutte quelle trafficamento delle idee e dei pensieri di bambini e bambine.
operazioni che sono le fondamenta della crescita.
G. Staccioli, “Pensieri colorati” Tata gadda, un core!
(tata guarda, un cuore!)
La produzione Grafica e parole di Emma, 2,9 anni
iconografica del
bambino (…) è la parte un satto
(un salto)
visibile di un’azione Grafica e parole di Emanuele S., 2,6 anni,
interiore, personale un’esperienza motoria.
rielaborazione grafica successiva a
e privata che si situa e
acquisisce significato
solo nell’ambito della
sua personale ricerca di
confronto con la realtà
Non c’è di nulla di casuale nelle rappresentazioni dei bambini perché in esse ci sono pensieri, gesti, B.Munari
movimenti, stili del bambino/a nell’affrontare ciò che accade e impiego di dimensioni cognitive e
affettive. Lasciare spazio alla libera interpretazione e narrazione dei bambini consente a noi spettatori
stare nei luoghi del bambino
adulti di accedere e , per farci contaminare dal loro stupore...
totta!
(torta)
Grafica e parole di Matteo, 2,3 anni
tecnica: pastello acquerellabile
Grafica di Nina Z., 2,7 anni
tecnica: tempera
Esempio di pannello che descrive l’esperienza grafica pittorica
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