Page 18 - Documentare
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Viene creata ed allestita in itinere tra le mura della sezione ed aggiornata dopo un mese o poco più di
giochi, esperienze e ricerche dei bambini, accompagnate dai rilanci delle educatrici/insegnanti.
Deve contenere poche informazioni.
Non deve sovrapporsi all’obiettivo di altre forme documentative, come il diario o la documentazione
di fine anno, in cui prevale invece una forma narrativa, in grado di trasmettere il senso profondo ed il
significato pedagogico delle esperienze vissute.
La traccia non prende forma subito. All’inizio dell’anno è necessario prendersi tempo, per osservare e
raccogliere elementi che possono poi generare la pista progettuale (osservare interessi, bisogni e com-
petenze dei bambini, accogliere sollecitazioni dei percorsi formativi).
Un’attenzione particolare va data al periodo di ambientamento, che è un tempo denso di intenzionalità
da parte degli adulti, di raccolta delle prime osservazioni e interpretazioni sui bambini e il loro muoversi
nel nuovo contesto, nella costruzione delle prime relazioni e nella sollecitazione di proposte di gioco e di
esperienze da anche nei confronti del nuovo gruppo di bambini.
Pertanto, l’ambientamento e così il riambientamento, potrebbero proprio rappresentare il nostro pun-
to di partenza della traccia, i contesti entro i quali andare poi a ricercare, nell’analisi e riflessione sulle
osservazioni e sulla quotidianità, quelle prime ipotesi progettuali che meritano di essere documentate.
In generale, la traccia prevede un tempo per lasciare respirare il progetto, selezionare i materiali più
significativi (non ci può stare tutto e non ha senso aggiornarla ogni tre giorni).
Elementi di contenuto
Nella documentazione della traccia progettuale è necessario esplicitare le intenzioni educative. Per
questo occorre una premessa (breve, sintetica e capace di raccontare il punto di partenza). La premessa
può fare riferimento, oltre alle scelte di partenza, alle formazioni, ad aspetti culturali e a ciò che si è os-
servato nel gruppo.
I titoli possono essere utili per sintetizzare il contenuto del box e creare connessioni tra le differenti
esperienze, valorizzando i nessi logici del progetto.
È opportuno e utile rendere visibile la differenziazione tra osservazione, rilancio del bambino, intenzio-
nalità dell’adulto, domanda generativa e più in generale le fasi della progettazione.
Da non tralasciare nella documentazione, le “buone domande” che nascono dalle osservazioni dei bam-
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