Page 8 - Documentare
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IL DIARIO
A chi è rivolto
I primi fruitori del diario devono essere i bambini, che insieme ai loro genitori rievocano situazioni,
raccontano quello che vedono, ridono, si emozionano, raccontano le scoperte avvenute al nido/scuola
dell’infanzia.
È rivolto, altresì, ai genitori, in modo che possano prendere parte delle scoperte ed esperienze quoti-
diane del gruppo con cui fa parte il bambino e rimanere sempre aggiornati della vita del bambino al nido/
scuola dell’infanzia.
Il diario, al pari delle altre documentazioni, rappresenta uno strumento per insegnanti ed educatori per
riflettere sulle proprie scelte ed intenzionalità. Ad esempio, se ci rendiamo conto che le foto e quello che
raccontiamo coinvolge sempre gli stessi bambini, questo è già un segnale che forse dobbiamo rivedere
le nostre proposte in un’ottica più inclusiva.
Elementi di senso
Per un pieno coinvolgimento delle famiglie e dei bambini sarebbe importante aggiornare il diario al-
meno una volta alla settimana, meglio poco e spesso, soprattutto per il nido dove l’età dei bambini non
consente loro di condividere con i genitori i racconti della giornata. Per questo motivo, il gruppo docu-
mentazione ha stabilito un minimo di una pagina a settimana.
Il diario è inteso come Document-azione, ovvero come «ascolto visibile», ricostruzione attraverso scrittu-
re, fotografie e grafiche di tracce in grado di narrare i processi di apprendimento in atto nella quotidianità.
Il diario di bordo o diario a sfoglio, nello specifico, è un importante strumento documentativo, costruito
da insegnanti e bambini, in grado di rendere visibili le azioni, i momenti ed i percorsi attivati durante la
quotidianità. È l’occasione per dare valore a quello che di solito si tende a dare per scontato: le routines,
le autonomie dei bambini, le esperienze estemporanee ma di qualità, i rituali, gli eventi, le uscite.
Tutto questo, infatti, contribuisce a restituire il profondo significato educativo che sottende ogni scel-
ta, anche la più piccola, e che va a contribuire alla costruzione dell’architettura complessa di un setting
educativo costituito da diversi elementi. Nella quotidianità, trovano espressione le intenzionalità adulte,
ma anche le proposte che vengono dagli stessi bambini.
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